MILLIONAIRE: “Ecco il mio e-commerce per sport estremi” . Intervista a Jacopo Vigna

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Ha mollato il posto fisso in Ducati e insieme a un amico si è inventato un e-commerce (MilkyWay) per gli appassionati di biketrial e sport estremi.

Lui è Jacopo Vigna, ingegnere meccanico 30enne. L’abbiamo intervistato nel numero di novembre.Ecco la storia che ci ha raccontato.

Come è nata l’idea?

Lavoravo in Ducati come telemetrista (colui che aiuta il pilota a migliorare le prestazioni) per Max Biaggi. Quando non ero in pista progettavo brevetti (come una tuta protettiva di mia ideazione) da vendere a terzi. (Continua qui …)

 

Da Millionaire.it

MILLIONAIRE: “Ecco il mio e-commerce per sport estremi” . Intervista a Jacopo Vigna

Da “MARIECLAIRE@WORK”: Il talento (e i soldi?)

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Tra marzo 2012 e marzo 2013 sono nate in Italia oltre 10mila nuove imprese femminili, pari a tre quarti del totale. Non solo stando ai dati Istat, delle 287mila partite Iva aperte dall’inizio di quest’anno, 105mila sono “rosa” (il 37%). Insomma, centinaia di migliaia di donne ogni anno decidono di “fare il salto”. Complice (forse) la crisi, la difficoltà di reinserirsi magari dopo una maternità, o semplicemente la sensazione che finalmente è arrivato il momento di dare forma a un sogno.

Ma come si comincia a fare impresa? A chi ci si rivolge per ottenere un sostegno economico? Gli americani, che di impresa sanno qualcosa, consigliano di partire con il bootstrapping, l’autofinanziamento. Basarsi sulle proprie risorse (non solo economiche) consolida il team, seleziona le priorità, massimizza gli investimenti e le possibilità del mercato. «Il passo successivo», spiega Francesco Baruffi, incubator manager della Fondazione Democenter e Tecnopolo di Modena, «è il ricorso alle 3F: family, friends and fools, un sistema che dovrebbe permettere di racimolare almeno un 30% del capitale». Dopo occorre rivolgersi altrove. Vediamo dove e come. ( continua qui )

( da Marieclaire.it )

Da “MARIECLAIRE@WORK”: Il talento (e i soldi?)

Slowd – per me la traction conta

Slowd è una delle 10 startup che hanno superato la prima fase di selezione dell’incubatore della Fondazione Democenter-Sipe.

Il progetto ICT di Slowd è in fase early stage senza versione beta online ma in stato molto avanzato di progettazione.

La sua mission:

Slowd is the marketplace for the genuine Zero Mile Design, buy products that will be made just around the corner!

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Il team è in fase di completamento ma è già ben assortito.

E’ possibile vederlo sul profilo di Angel List

L’elemento che però più mi ha colpito di Slowd è la capacità dei due founders Andrea Cattabriga e Sebastiano Longaretti di ottenere – in questa fase di sviluppo del progetto – citazioni in un numero molto elevato di articoli e post di importanti riviste on line e cartacee dedicate ai settori in cui intende operare – design per il settore forniture – come Interni, Abitare, Il Sole 24 Ore.

Il secondo elemento per me di massimo interesse – ne parlo come seed angel investor – è il mercato di riferimento.

L’e-commerce del settore furniture è in crescita costante ed è  molto ampio. Le previsioni del Report di Casaleggio e Associati per il 2013 parlano di una crescita di circa il 31% per l’e-commerce dei settori arredo e casa. Lo testimonia inoltre la capacità che hanno avuto alcuni potenziali competitor dsi Slowd che hanno lanciato progetti simili ma non perfettamente concorrenti –  tra cui Quirky e Fab – di raccogliere cifre veramente considerevoli in termini di fund raising:

Si parla in entrambi i casi di una raccolta superiore ai 50 milioni di euro in meno di tre anni che ha consentito loro di raggiungere obbiettivi in termini di numero di utenti e fatturato molto significativi.

Slowd – per me la traction conta

Lessons learned

Lessons learned in questi ultimi giorni!

Silicon Valley Tour – Luglio 2013

  • a ogni startup sta il suo mercato ma se vuoi essere globale il modello di riferimento sono gli USA e non l’Europa;
  • la velocità di esecuzione è importante quanto gli obiettivi che ci si pone: negli USA questa è una legge divina, in Europa non lo è ancora;
  • costruire network non porta sempre al successo e può costituire una gran perdita di tempo ma senza network non si raggiunge il successo.

Closing dell’operazione di finanziamento di MilkyWay – 10 luglio 2013

  • i Fondi di Investimento sanno essere molto severi e sanno dare ottimi consigli;
  • nelle operazioni di natura finanziaria i rapporti umani contano;
  • passare dalla teoria alla pratica implica spesso di ricordare che la teoria ha la sua importanza;
  • chiudere un accordo è una questione di tempo, di sana pazienza e di capacità di ascoltare le parti e questo sembra essere contrario alla necessità di essere veloci ma non lo è;
  • il raggiungimento di un obiettivo è il primo step per raggiungere l’obiettivo successivo: al momento della richiesta di finanziamento non si puo’ caricare una startup dei costi già sostenuti e mai emersi  ( come ad esempio il costo del tempo dedicato al progetto dai founders – mai remunerato)
  • in una buona programmazione si devono mettere a budget i costi utili al raggiungimento degli obiettivi che ci si è posti in termini di fatturato prevedendo stipendi e remunerazioni compatibili col tempo che i founders e il management dedicano all’azienda e con le loro capacità – adottando anche piani di stock option adeguati – ( la startup deve dimostrare di farcela con le sue gambe, non per finta);
  • la valutazione d’azienda non è una scienza esatta: le ipotesi di fondo devono essere razionali ma, soprattutto, condivise.
Lessons learned

Inspire people. Il potere di cambiare le cose!

tratto da Ted.com

Mi è stato difficile per molto tempo comprendere la forza di idee e parole. Da quando parlo e sono consapevole delle cose che dico ho sempre avuto la fortuna di potere esprimere i miei pensieri con facilità e negli anni ho imparato a rendere abbastanza efficace quello che dico.

In realtà però non ho mai creduto fino in fondo che le mie parole potessero influenzare in modo profondo i pensieri delle persone che mi ascoltavano.

C’era in me una forte mancanza di consapevolezza che mi portava a cercare di migliorare sempre di più il modo di comunicare le mie idee attraverso i gesti, gli sguardi, le dinamiche espressive e i movimenti del corpo oltre che con il tono della voce e la sue sonorità.

Mi sono convito realmente di potere influenzare gli altri e ho preso coscienza del grande potere che ciascuno di noi ha di modificare con le parole e le idee il mondo solo poco tempo fa parlando con mia nipote.

Una sera mentre ero accanto a lei e cercavo di incuriosirla raccontandole una storia un po’ inventata e un po’ vera ho scoperto quanta attenzione lei dava a quello che stavo dicendo e ho verificato come non appena il mio tono cambiava e diventava assente o inespressivo il suo sguardo rapidamente si concentrava su altro e lei perdeva contatto con me. Quando io e lei eravamo in contatto ho pensato però: “Ho il potere di renderti felice con una battuta, con un gesto una storia. Di cambiare il tuo umore questa sera e quando stiamo insieme. Se non lo controllo potrei anche farti del male”

Questo mi ha da un lato convinto dell’idea del forte valore che ha il parlare ad alta voce e l’esprimere con forza le nostre idee e dall’altro mi sta spingendo sempre più ad ascoltare ancora più profondamente le parole degli altri.

La domanda che a questo punto mi pongo è la seguente: per migliorarmi chi devo ascoltare? A chi devo stare accanto se le parole e le idee degli altri possono realmente influenzarmi?

In questo sta la mia prossima mission. Stare accanto a persone che mi ispirino. Non posso più pensare a me stesso come un isola che non muta e non può cambiare le cose. Devo pensare sempre più me stesso come a una fonte di energia che può dare un contributo talvolta anche forte al mondo e fornire energia positiva agli altri. Per fare questo devo circondarmi di persone che mi diano a loro volta energia positiva, che mi ispirino e mi consentano di dare ispirazione attraverso le mie idee e le mie parole.

Queste persone non sono felici o infelici, fortunate o sfortunate, ricche o povere. Sono coloro che sanno quanto è importante condividere. Conoscono anche loro il valore delle idee e il potere di cambiare con le idee il mondo che ci circonda partendo dalle persone che ci stanno accanto!

Inspire people. Il potere di cambiare le cose!

TEDMEDLiveBologna

Evento molto interessante il TEDMEDLiveBologna. Organizzazione impeccabile. Atmosfera very inspirational e speech di altissimo livello. E’ stato un tuffo nella ricerca di alto profilo che viene svolta in Italia e da scienziati italiani all’estero che si muove tra bionica e terapia genica, innovazione sociale e terapie antitumorali.

Very inspirational gli speeches di Silvestro Micera e di Pietro Sodani. Commovente e ironico il video di Salvatore Iaconesi.

tratto dal blog http://artisopensource.net/cure/

“In early September, data artist and TED Fellow Salvatore Iaconesi announced to the world that he had brain cancer. And he refused to let his medical records stay sealed. “They were in a closed, proprietary format and, thus, I could not open them using my computer, or send them in this format to all the people who could have saved my life,” he explained on his website. “I cracked them. I opened them and converted the contents into open formats, so that I could share them with everyone.” He asked anyone with a “cure,” be it a medical treatment or “a video, an artwork, a map, a text, a poem, a game,” to send it his way. ( continua qui )

tratto da http://blog.ted.com

Nell’hackathon arena alcune startup che si faranno sicuramente notare nei prossimi mesi: Glassup del modenese Francesco Giartosio e GDiet incubata in Innovation Factory di Area Science Park.

Un grazie a Andrea Pauri e agli organizzatori e un arrivederci al prossimo anno.

TEDMEDLiveBologna